Dopo una tournèe di quasi due anni arriva a Milano uno dei testi Shakespeariani più amati, diretto e interpretato da uno dei più grandi nomi del teatro italiano.
Una tempesta, un naufragio, scambi d'identità, equivoci, amori non corrisposti, crudeli burle e folli illusioni. Pare che Shakespeare si sia impegnato nel condensare in un'unica commedia gran parte della sua straordinaria opera.
Non è quindi un caso se Carlo Cecchi ha scelto La dodicesima notte per riportare il Bardo sul palcoscenico del Teatro Franco Parenti di Milano, ritagliandosi il doppio ruolo di regista e di interprete di uno dei personaggi più celebri del corpus Shakespeariano, l'altezzoso Malvolio. Oltre al supporto di un cast di giovani promesse e della traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, Cecchi si affida alle note dal vivo di Nicola Piovani, che proprio per questo spettacolo ha vinto il Premio Maschere del Teatro 2015 come migliore autore di musiche.
La giovane Viola, a seguito di un naufragio nel quale viene separata dal fratello gemello Sebastian, di cui ignora la sorte, approda in Illyria. Qui decide di assumere l'identità di Cesario e in panni maschili si mette al servizio del Duca Orsino, amante non corrisposto della bella Olivia. L'arrivo di Viola/Cesario scatenerà una serie di equivoci ed innescherà un triangolo amoroso dalle imprevedibili conseguenze. Con ritmo incalzante si susseguono scambi d'identità, ambigui giochi delle parti e feroci beffe fino allo sbalorditivo finale.
La dodicesima notte è una commedia corale in cui ogni personaggio contribuisce in modo fondamentale all'evoluzione della trama. Tutti cercano qualcosa, tutti spasimano per qualcosa che non possono avere, in una folle girandola di passioni mortificate e represse, un minuetto in cui i personaggi si attraggono e si respingono come particelle impazzite. Ma è anche un testo nel quale i confini di genere, classe e relazione si sfumano, assumendo impreviste sfaccettature e aprendo nuovi panorami di possibilità. Cecchi gioca con questi elementi, studiando ed elaborando con perizia il fitto intreccio di personalità che popola la scena, alla ricerca di una sintesi perfetta.
In scena al Teatro Franco Parenti - Sala Grande, dal 26 febbraio al 6 marzo.
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